La stanza del diavolo
di Max Della Mora
In occasione dell'imminente uscita di The devil's partner in alta definizione, grazie all'americana Film Masters, rispolvero questo pezzo pubblicato su Nocturno 192, qui pubblicato in versione modificata. N.B. Gli screenshot provengono dal vecchio bootleg.
Nel bizzarro documentario Room 237, dove la dissezione di Shining passa in secondo piano rispetto a quella che è una vera e propria analisi della percezione soggettiva dell’arte, la critica cinematografica Juli Kearns si accalora sul dettaglio di una finestra ritenuta “impossibile” e che “non può essere dove si trova”. Una sensazione simile ci sfiora in The devil’s partner: la baracca dove vive il protagonista sembra, forse lo è, più grande all’interno rispetto a quanto appaia dall’esterno. Al di là dei problemi di continuità tra esterni girati in location e interni girati in studio, che in un B-movie sono assolutamente trascurabili, all’interno della baracca sembra si viaggi indietro nel tempo. Il set diviene come quello di un film muto tipo La maison ensorcelée (1908): c'è uno strano ritratto sfigurato appeso alla parete, il mobilio polveroso e tarlato, l’atmosfera disturbante dove tra luci e ombre si annidano grossi topi negli angoli delle pareti fatte di legno.
La trama: utilizzando un esagono per richiamare il Maligno, Pete Jenson gli vende l’anima tramite un contratto redatto sulla pelle di una capra e sottoscritto dal diavolo firmandosi “Jezzer Hora”. Al contrario del Faust di Murnau, Jenson non vuole far del bene ma solo ricevere due anni di vita in più nei quali esercitare il suo potere malvagio su alcuni abitanti del paese in cui abita, debitamente chiamato Furnace Flats. Il vecchio Jenson muore ed appare in città un giovane e misterioso nipote…
Curioso e raffinato l’uso dell’esagono al posto del più classico pentacolo; l’esagono è la figura geometrica associata al diavolo ma anche a Seth, divinità egizia che, a seconda delle credenze, è più o meno malvagia ma ha sempre un aspetto mutaforme. E mutaforme è anche il giovane nipote sbucato dal nulla. Trasformandosi in diversi animali, o semplicemente comandandoli, compie un elaborato complotto per raggiungere il cuore, ben protetto da un crocifisso, di Nell, promessa sposa di David.
[S P O I L E R]
Qualcuno muore bevendo del latte che diventa di colpo velenoso, un altro viene maciullato dagli zoccoli di un cavallo nero, una mucca suicida elimina il chirurgo estetico che dovrebbe curare il viso sfigurato di David, aggredito dal cane di casa posseduto da Jenson. David ora sembra un fantasma uscito da un kaidan eiga giapponese e, nonostante la promessa sposa gli assicuri l’amore, lui si sente un mostro e tenta di allontanarla indirizzandola, involontariamente, verso le grinfie del vecchio satiro reincarnato. Ma quello che non può la chirurgia può la redenzione del dannato che, davanti al crocifisso ciondolante sui seni di Nell, compie un ultimo gesto buono e fa scomparire l’orrendo sfregio.
[F I N E S P O I L E R]
Diretto da Charles R. Rondeau, The devil’s partner è tra i primi film, non contando i classici del periodo muto, a trattare in modo diretto il tema del satanismo. Completato nel 1958, ma distribuito solo quattro anni dopo dalla Filmgroup di Roger Corman, sul manifesto vengono sottintesi elementi erotici o scabrosi totalmente assenti nel film.
Home video: The devil's partner (In uscita il 16/01/2024)
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